Roma 2010

Intimo colloquio tra Colori e Trasparenze

Atmosfera di forte impatto visivo, colori che si allargano e si sovrappongono prepotentemente sul supporto in perfetta simbiosi… natura e civiltà, in silenziosa osmosi, campeggiano in tutti i lavori di Emanuele Biagioni.
Artista nato a Barga, tranquilla cittadina vicino Lucca, si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si diploma e da dove parte il suo excursus artistico attraverso il quale approda alla maniera attuale. Ispirato ai grandi pittori impressionisti, la sua spatola delinea incantevoli paesaggi, spesso rievocazioni di luoghi visti e impressi nei ricordi. Soggetti i suoi, che rifuggono chiaramente il caos cittadino, escludono volontariamente la figura umana; un rigoroso silenzio contemplativo della natura in tutta la sua bellezza. Nelle sue distese cromatiche paesaggistiche spesso campeggia qualche edificio, timido, discreto, mai invadente. A volte appare quasi che Biagioni ne faccia uso per delineare un orizzonte, in altre sembra divenire il pretesto per rafforzare il colore, materializzarlo, renderlo tattile.
Il cemento forma l’elemento strutturale al quale si legano il blu, l’intenso rosso, il pacato verde stesi con sapienti spatolate spesso miste ad acqua; il tutto offerto allo spettatore con quell’effetto di trasparenza tipico dei lavori impressionistici. La sua però è una chiave di lettura molto personale: l’edilizia, il consumismo, il modernismo esistono ma devono essere lasciati in secondo piano; sono le intense riflessioni, le visioni tramate, i colori ritmati con vibranti accenti a divenire protagonisti delle sue tele.
Chi si sofferma di fronte ai lavori di Emanuele Biagioni, respira il calore delle luci, il profumo del mare, il mistero della notte, addirittura l’umidità dell’acqua. Sono opere intense e romantiche che hanno trovato riscontro nei giudizi positivi collezionati nel corso delle numerose esposizioni in Italia e in Europa, alle quali questo artista toscano ha preso parte. Un giudizio unanime che non può essere tralasciato.
La determinazione di Biagioni è insita nel tratto, nella scelta del colore, nella preferenza ricorrente della spatola piuttosto che del pennello; una propulsione cromatica per la natura che si fa vibrazione interna e si traduce quasi in nostalgia.
I suoi paesaggi vanno oltre la semplicistica raffigurazione coinvolgendo l’osservatore in un intimo dialogo di straordinaria profondità concettuale.

Questo è il messaggio di Emanuele Biagioni, questo è quello che ci giunge attraverso la sua arte: mai scontata, mai dipendente dagli stereotipi accademici bensì elegante in un “en plein air” emozionale e sottilmente affascinante.

Tiziana Tamburi